In un mondo sempre più complesso, saturo di stimoli comunicativi, le aziende che sanno orientare in modo efficace la percezione del proprio pubblico emergono nettamente rispetto ai concorrenti. Uno degli strumenti più potenti e allo stesso tempo sottili, capaci di modellare la percezione e guidare decisioni, è il cosiddetto effetto framing, una tecnica basata sui principi delle neuroscienze cognitive e comportamentali.
Cos’è l’effetto Framing e perché funziona?
L’effetto framing è un bias cognitivo studiato per la prima volta da Tversky e Kahneman, che consiste nel modo in cui l’informazione viene presentata, e nel come questa modalità di presentazione influenza in maniera significativa le decisioni degli individui. Un’informazione identica, espressa in modi diversi, può evocare risposte drasticamente differenti, in quanto il nostro cervello interpreta le informazioni sulla base di cornici emotive e cognitive prestabilite.
Dal punto di vista neuroscientifico, il framing sfrutta la tendenza innata del cervello umano a elaborare informazioni in base a modelli mentali già consolidati. Quando un messaggio è inserito in una cornice positiva, per esempio evidenziando un guadagno anziché una perdita, si attivano circuiti neurali associati alla gratificazione e alla ricompensa, coinvolgendo in particolare il nucleo accumbens e la corteccia prefrontale ventromediale. Viceversa, una cornice negativa attiva meccanismi di allerta e difesa, coinvolgendo l’amigdala e aree limbiche, evocando spesso risposte di evitamento o timore.
Come utilizzano il framing le aziende europee?
Le aziende europee hanno ormai integrato pienamente il framing nella loro comunicazione strategica. Alcuni esempi tipici includono:
- Sostenibilità e ambiente: aziende come Patagonia o IKEA utilizzano framing positivo, sottolineando non solo la necessità di ridurre i danni ambientali (frame negativo), ma comunicando i benefici emotivi e personali derivanti dall’adottare uno stile di vita sostenibile (frame positivo). Ciò rende il consumatore più incline a compiere scelte responsabili, non sulla base di colpa o ansia, ma per la soddisfazione derivante dall’essere parte di un cambiamento virtuoso.
- Settore alimentare e salute: Nel food marketing europeo, marchi come Danone o Barilla applicano frequentemente framing positivo associando i propri prodotti a salute, benessere, longevità, piuttosto che semplicemente enfatizzare l’assenza di sostanze negative. Così facendo, stimolano emozioni positive e avvicinano emotivamente il consumatore al brand.
- Tecnologia e innovazione: Nel settore tech, aziende come Siemens, Bosch o SAP tendono a utilizzare il framing evidenziando il futuro positivo derivante dall’adozione di nuove tecnologie (efficienza, risparmio, sostenibilità), piuttosto che enfatizzare semplicemente il ritardo tecnologico e i relativi rischi.
Vantaggi del framing etico nella comunicazione aziendale
L’utilizzo consapevole ed etico del framing comporta numerosi vantaggi strategici che le aziende europee possono sfruttare per creare relazioni più autentiche, durature e significative con i consumatori:
1. Costruzione di fiducia e brand loyalty
Quando il framing è utilizzato in modo onesto ed etico, i consumatori percepiscono trasparenza e sincerità. Un framing positivo basato su valori autentici (ad esempio sostenibilità, responsabilità sociale o equità) consolida la fiducia verso il brand, generando fedeltà a lungo termine.
2. Attivazione emotiva virtuosa
Framing etico significa comunicare in maniera tale da evocare emozioni positive come speranza, sicurezza, appartenenza e orgoglio personale. Ciò attiva circuiti neurali legati al benessere psicologico e alla ricompensa, migliorando così la percezione complessiva del marchio.
3. Riduzione della resistenza al cambiamento
Il framing, applicato correttamente, può abbassare la resistenza naturale al cambiamento e favorire l’accettazione di nuove idee o prodotti. Presentare una novità in termini di vantaggi personali o collettivi anziché di obblighi, facilita l’accettazione del messaggio e accelera l’adozione di comportamenti positivi.
4. Diminuzione della reattività negativa
Comunicare usando framing negativo (enfatizzando paura, ansia o perdita) può generare risposte immediate ma raramente durature. Al contrario, l’uso etico di framing positivo diminuisce la reattività negativa del pubblico, creando un engagement più stabile e duraturo.
5. Differenziazione competitiva
In un mercato europeo sempre più attento ai valori, il framing etico permette alle aziende di emergere chiaramente rispetto ai concorrenti, differenziandosi non solo in termini di prodotto, ma soprattutto per l’approccio valoriale, creando un vantaggio competitivo sostenibile nel tempo.
il framing come responsabilità aziendale
Credo fermamente che le aziende europee debbano abbracciare il framing non solo come una tecnica comunicativa, ma come una vera e propria filosofia strategica. Usato eticamente, il framing permette ai brand di parlare con il cervello emozionale dei consumatori, generando valore autentico, allineato con aspettative, valori e desideri profondi.
In definitiva, il framing etico non è solo buona comunicazione, ma diventa un vero e proprio impegno per un mercato più umano, trasparente e consapevole, in cui i marchi prosperano non manipolando il pubblico, ma accompagnandolo verso scelte migliori, positive e condivise. Se vuoi saperne di più, parla con me.